raddrizziamo questo natale!

A dire il vero, non è la prima volta che sentiamo o che pronunciamo questa frase, convinti davvero che il natale che sta arrivando sia diverso dai precedenti. Ma quest'anno c'è la pesantissima crisi economico/finanziaria che sollecita maggiormente i commentatori, presenti nei vari media, a sostenerlo. Ed alla fine ci crediamo anche noi. Alzi la mano chi non l'ha detto o semplicemente pensato!
Tranquilli! Siete in buona compagnia. Oggi una frase simile è sfuggita pure al nostro caro papa. Almeno così hanno detto alla tele. (mi preoccuperò di verificare meglio).
Fatto sta che i nostri occhi sono totalmente rivolti verso orizzonti sbagliati. O meglio: sono puntati sui nostri piedi, a pochi metri da noi, e non vedono quello che di bello si presenta alla distanza.
Magari perdessimo l'abitudine di misurare la bellezza del natale sulla scorta delle luci usate per abbellire case, strade e negozi. Magari la smettessimo di pensare che sia un bel natale solo se abbiamo il tempo e la possibilità economica di comprarci l'ultimo jeans alla moda o l'ultimo cellulare ultra funzionale. 
Sembra una ammuffita retorica. Sono discorsi che faccio ora a quarant'anni e che sentivo dai miei educatori quando ne avevo quindici. Quindi niente di nuovo. Ma forse è proprio perché nulla è cambiato nei nostri cuori, nei nostri comportamenti e nel nostro pensare che siamo qui a riparlarne.
Credo proprio ci sia la necessità di cambiare atteggiamento. Modificare la scala dei nostri valori. E questo natale sotto tono è proprio la più bella occasione. Davvero un bel regalo per ognuno di noi!

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