PERCHE' VANGELO 2.0

In questi ultimi anni, internet è stato oggetto di un evidente sviluppo, grazie anche a tutte le applicazioni che sono nate per la rete e con lei sono enormemente cresciute. Queste notevoli capacità di interagire fra i vari utenti passa sotto il nome di WEB 2.0. Un nuovo mondo, quello multimediale, dove si incontrano, nei modi più vari, anche i cristiani per condividere la loro fede . In questo blog si parla del messaggio evangelico. Ma non di quello che conoscevano i nostri padri o addirittura i nostri nonni. Questo è il Vangelo del WEB 2.0.
I quattro evangelisti hanno scritto di Gesù in base alla loro cultura, all’esperienza personale ed a quella della comunità dove vivevano o alla quale si rivolgevano. Ognuno di loro ha sottolineato alcuni aspetti e tralasciati altri. Questi testi, purtroppo, sono rimasti lettera morta per tantissimi anni per diversi motivi. Il primo e più importante è stato l’ostacolo della lingua. Il testo originario è scritto in greco, ma la traduzione usata per secoli fu quella in lingua latina. La traduzione nella lingua italiana (la nostra lingua corrente) risale a pochi anni fa. Il testo base greco da utilizzare per la traduzione è stato riconosciuto ufficialmente soltanto nel 1975. Pochissimo tempo fa se messo a confronto con i duemila anni di vita dei testi evangelici. Ora perciò possiamo ripartire. Leggere quanto ci propongono gli evangelisti e calare il messaggio nel nostro mondo attuale. Perché solo così potremo riconoscere veramente in Gesù la via, la vita e la verità.

- "Gesù Cristo è lo stesso di eri, oggi e sempre" - ci ammonisce la Lettera agli Ebrei (13,8) - e tale è il suo evangelo; ma l'incarnazione di questo evangelo, il suo diventare storia di uomini e donne riveste forme diverse e cangianti. Lo stesso evangelo può alcune volte essere capito meglio oggi di ieri.

(Cristiani nella società - Enzo Bianchi - Ed. BUR)