Un angelo poco responsabile

Il suo nome nel Vangelo di Matteo non viene fatto, quindi non ci è dato sapere se si tratti di Gabriele, l’angelo che ha annunciato a Maria la nascita di Gesù. Io credo di no. Perché Gabriele dà segno di essere un messaggero del Signore a modo, preciso, che sa il fatto suo.
Invece, l’angelo che si presenta in sogno a Giuseppe, mentre con la sua famiglia ha da poco lasciato Betlemme (Mt 2,13)[1] pare sia abbastanza inesperto. Certamente poco attento agli altri perché, pur avendo avvertito la famiglia di Nazareth delle cattive intenzioni di Erode e della sua perfida idea di uccidere tutti i bambini al di sotto dei due anni, si "dimentica" di avvisare anche gli altri genitori interessati.
L'angelo in questione permette solo a Giuseppe e Maria di mettere in salvo il proprio figlio e tralascia le altre povere creature.
Se non è distrazione questa! Oppure trattasi di poco senso di responsabilità?
Eppure un angelo che si rispetti deve conoscere le scritture. Chissà quante volte, anche lui, aveva letto il passo di Geremia [2] che lo stesso Matteo indica nel suo testo a giustificazione del fatto che la cosiddetta “strage degli innocenti” era già stata annunciata e prevista dai profeti. Qualcuno potrebbe trovare argomenti per giustificalo, tipo: Doveva fare in modo che la scrittura si adempisse.
Ok! Basta con lo scherzo. Non è mancanza di rispetto per il testo evangelico. Semplicemente, è una scusa per parlare del fatto che spesso ci soffermiamo su argomenti quasi inutili per la nostra fede. Anche noi, come l'angelo, siamo un po' distratti e ci dimentichiamo che quello che importa è Gesù e ciò che dice al cuore di ognuno di noi. Quello che conta è l’esperienza che facciamo ogni giorno di Dio e del suo amore. Di come ne siamo testimoni credibili.
Lasciamo questi messaggeri pennuti ai bambini e... facciamo i grandi!

[1] Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambini per ucciderlo.”
[2] Così dice il Signore: “Una voce si ode da Rama, lamento e pianto amaro: Rachele piange i suoi figli, rifiuta d’essere consolata perché non sono più.”

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