Ci saranno rimasti male i signori di Pontifex nell'apprendere che il cardinale di Palermo, Romeo, ha fatto un passettino indietro rispetto all'iniziale categorico divieto imposto alla parrocchia di Santa Lucia di organizzare una veglia in occasione del Palermo Pride.
Il "no", purtroppo, rimane, ma almeno il cardinale si è reso disponibile per un incontro con il gruppo "Ali d'aquila" che aveva ideato l'evento.
Sono estremamente contento che un po' alla volta, con fatica, e in questo caso con dolore (perché sentirsi esclusi dalla chiesa per il proprio orientamento sessuale non fa certo piacere) la nostra cara vecchia chiesa sta cercando di capire (siamo comunque ancora ad un livello embrionale) la società odierna del ventunesimo secolo.
Paolo Romeo forse ha agito d'impulso e, come i farisei del tempo di Gesù, ha anteposto la legge al bene dell'uomo. Per fortuna però tutti noi sappiamo che grazie a Gesù Cristo (1) il nostro rapporto con Dio non è più basato sull'obbedienza cieca alla Legge, ma sull'accoglienza del suo Spirito (2). Parafrasando Neil Armstrong: questo è un piccolo passo indietro del cardinale, ma un grande balzo in avanti per la Chiesa!!! (...risate, applausi, sipario)
(1) "Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della Legge" (Gal 3,13) -
(2) "Mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio" (Gal 4,6 - Rm 8,2)
Nessun commento:
Posta un commento